Squadre partecipanti: Toccati invitations, Modena Touch, Touch Rugby Dolcé, SimpaTouch, TurtleIn Touch, Mezzo&Mezzo Bassano Touch, Intoccabili Biella, Harlem Globe Touchers
Tornando a casa di domenica sera molto tardi, non posso fare a meno di notare lo sguardo incuriosito di chi mi accoglie, il quale, scrutando il mio passo incerto e pieno di dolori, mi sorprende stravolto e mi domanda per quale masochistica ragione mi ostini a giocare a rugby alla soglia dei quarant’anni, con stancanti fine settimana sui campi più sperduti della penisola. Presto detto.
Non si è giocato propriamente a rugby ma a touch rugby, la variante al tocco della palla ovale, che permette a donne e uomini di ogni età di giocare insieme e passare intere giornate a divertirsi.
E davvero di ogni età, non soltanto a parole: tra le squadre presenti sabato 2 aprile a Formigine (MO), alla VII edizione del Torneo del Fojonco (il Fojonco è un leggendario rapace a tre zampe dell’Appennino emiliano, pigro come un ghiro ma goloso di Lambruso!), c’erano (udite! udite!) i SimpaTouch, una squadra di bambini e ragazzi delle elementari e medie della Touch Rugby Dolcé, con cui ci siamo confrontati nella prima partita e a cui vanno le nostre congratulazioni per la bravura dimostrata in campo. Ai ragazzi vanno inoltre i nostri più sinceri auguri per il loro futuro, e ai genitori e agli allenatori del Dolcé i nostri complimenti per il progetto “giovani e touch”, cui chissà, potremmo presto contribuire.
E davvero si è passata l’intera giornata a divertirsi. Anche qui, non è soltanto retorica. Dal campo deserto dell’Unione Rugby Capitolina, si parte con un manipolo di Toccati la mattina prestissimo di sabato, per arrivare a destinazione in tempo. Prima partita prevista per le ore 14:00. Pranzo da atleti: al sacco, leggero e nutriente. Ma siamo soltanto in sette: con caoch Sandro ci sono Roberta Testa, Alessandro e Valerio Spada. Con Coffee vanno Stefania Cerbara e Stefano Le Pera (per l’occasione ribattezzato “La Pera” in lista gara). A touch rugby, si sa, si gioca in sei in campo e presentarsi in sette, con un solo cambio, risulterebbe alquanto velleitario. Ma quel che potrebbe sembrare un impedimento, nella comunità del touch viene trasformato automaticamente in una meravigliosa opportunità di integrazione e amicizia: si decide così di organizzare una barbarian con l’innesto di quattro giocatori del Verona Touch (Manuela, Claudia, Marcello e coach Alessandro “Uto”) e ben cinque dei Dragoni Touch Milano (Erik, Johnny, Mario, Giulio e Matteo) da cui nasce la Toccati invitations. Una compagine speciale per l’occasione, che ci permette di socializzare e costruire legami, come solo la condivisione del campo può regalare, con touchers più esperti di noi e prodighi di consigli e suggerimenti. L’arricchimento umano e soprattutto tecnico ha permesso a tutti di giocare il torneo con calma e tranquillità, così da affrontare le cinque partite concentrandosi ognuno sulle proprie lacune, dalla difesa ai cambi al box, senza soffrire troppo l’inevitabile fatica del nostro amato sport. Molto utile e formativa l’esperienza di aver giocato un drop-off (i tempi supplementari, N.d.A.), ad ulteriore e indispensabile conoscenza del regolamento.
Ma, come recita una dei mantra del touch rugby, una squadra è forte se ha le donne forti e, ancora una volta, le nostre ragazze hanno dimostrato, sia sul campo che fuori, il loro insostituibile valore, impreziosito dai meravigliosi figli di Claudia (e di “Uto”), tutto il pomeriggio a bordo campo con noi!
A coronamento di una giornata praticamente perfetta (anche il meteo, viste le pessime previsioni, è stato clemente), i graditissimi premi vinicoli della Cantina Divinja (al Fojonco non poteva mancare il Lambrusco!) e il fantastico terzo tempo organizzato dai nostri ospiti degli Highlanders Rugby. Un ringraziamento particolare per l’organizzazione al Modena Touch e a tutto lo staff di Italia Touch.
Un caloroso saluto e un ringraziamento speciale ai nostri compagni di squadra di giornata del Verona Touch e dei Dragoni Touch Milano. Non vediamo l’ora di ripetere l’esperienza al più presto!
Sembra tutto da Modena.
Ma ai Toccati, si sa, piace divertirsi. E così, coinvolgendo anche due touchers dei Dragoni, la domenica mattina sveglia presto (chi con precisione militare è pronto dalle sei del mattino e chi, con borbonica calma, è sempre in ritardo) per una visita guidata all’Accademia Militare di Modena, dove qualcuno tra noi trascorse gli anni di gioventù e dove la bravissima guida, insegnante di liceo classico, ci fa subito notare, soprattutto a chi è sempre in ritardo, quanto sia importante il valore del tempo nella vita di un allievo ufficiale. E dopo una lunga passeggiata tra le meravigliose piazze modenesi, dritti a tavola in uno dei ristoranti più tipici della zona. La digestione di passatelli e lambrusco ci accompagnerà nel ritorno a casa, domandoci per quale masochistica ragione non passiamo più spesso fine settimana così belli!
MC