Il 2XV di via Flaminia 867 espugna lo storico Stadio Tommaso Fattori in rimonta, con una strepitosa vittoria di squadra. I ragazzi allenati da coach Frezza – domenica coadiuvato da Alessandro Lazzari, Andrea Castellani e il Director of Rugby Cesare Marrucci – hanno mostrato qualcosa di umanamente e tecnicamente emozionante, sfoderando una prestazione di spessore.
La cornice di pubblico è una delle migliori possibili, quella dello storico impianto Tommaso Fattori dell’Aquila. Il tempo è perfetto e il campo in condizioni ottimali per giocare una partita di livello, contro una squadra che abbiamo conosciuto molto bene l’anno scorso.
La partita non inizia nel migliore dei modi per i romani, costretti a subire nei primi minuti una meta abruzzese, sugli sviluppi di una touche a pochi metri dalla meta capitolina. 5-0.
Nonostante questo, la compagine blu-amaranto si riporta avanti e da una touche conquistata con un eccellente calcio strategico di Grillo, Lunedini capitalizza il raggruppato penetrante, portando la Capitolina sul 5-5.
Pochi minuti dopo l’indisciplina dei ragazzi di via Flaminia costa un piazzato per L’Aquila che allunga di tre lunghezze: 8-5. La partita, nel secondo quarto, diventa molto lenta, sia per i tanti errori, sia per le diverse infrazioni ravvisate dal direttore di gara. Non riusciamo più a produrre il nostro gioco e questo porta L’Aquila ad attaccarci molte volte nei 22 metri: da un lunghissimo multifase in cui difendiamo molto bene, gli abruzzesi spostano bene il pallone e segnano in bandierina la seconda meta di giornata. Al termine del primo tempo il punteggio li vede avanti per 13-5.
La seconda frazione non inizia nel migliore dei modi. Subiamo ancora l’indisciplina, non riusciamo a giocare con continuità e qualche piccolo errore in zona rossa non ci fa sfruttare al meglio diverse occasioni per portare punti in cascina. Proprio nei primi minuti i padroni di casa allungano nuovamente con un piazzato (16-5). Tuttavia la risposta romana non si fa attendere e sempre da un raggruppato penetrante Sterlini, segna la meta del 16-12. Con una meta non trasformata in prima fase, gli abruzzesi allungano nuovamente il divario (21-12).
E’ il momento più duro della partita e, come sempre, è proprio ora che i capitolini salgono in cattedra.
Una serie di cambi azzeccati, freschi e fondamentali, cambia radicalmente la partita. Iniziamo a dominare le fasi statiche, in particolare la mischia chiusa, ribaltando le certezze aquilane e ottenendo diversi calci di punizione. Sugli sviluppi di un multifase in zona d’attacco, l’asse Grillo-Allegrini-Montuori fissa bene la difesa aquilana, mettendo nelle mani di De Filippi un pallone prezioso che schiaccia in meta. Grillo piazza da posizione improbabile. 21-19.
Un ingenuo fallo aquilano sui 40 metri dà la possibilità al capitano blu-amaranto (oggi in spolvero dalla piazzola) di portarsi in vantaggio. 21-22. A 15’ dalla fine un cartellino giallo in prima linea per i neroverdi agevola le operazioni offensive dei romani: il pallino del gioco è totalmente in mano ai ragazzi di coach Frezza. Da un break a centrocampo di Ferrari abbiamo diverse opportunità di segnare. A capitalizzare una grande azione corale è l’estremo Rosato, che porta i suoi sul 21-29. Un piazzato finale di Grillo chiude la partita sul punteggio di 21-32 per la Capitolina.
Una partita di cuore, carattere e testa. Anche questa domenica i migliori complimenti vanno agli esordienti Montuori, Ferrari, Magnini, Forria e De Filippi per il carattere dimostrato sul campo. Una vittoria emozionante, di un gruppo unico davvero affiatato, di cui fanno parte non solo gli atleti seniores, ma anche tutti i nostri ragazzi delle giovanili. Questa è la nostra forza, questo è ciò che questa partita ha dimostrato.
Adesso non bisogna fermarsi, né porsi ostacoli. Avanti così.
RUGBY L’AQUILA – UNIONE RUGBY CAPITOLINA 21-32
Lunedini; Galusca; Sterlini; Cerqua; Terribili; Magnini; Forria; Colafigli; Forquet; Grillo (CAP); Montuori; Allegrini; Pianigiani; De Filippi; Rosato.
A disposizione: Cortesi; Nasso; Petrillo; Clausi; Ferrari; Mastrangelo; Guidi.