I Veterani a Civitavecchia

29 Settembre 2016

Neanche una settimana dopo il torneo ad Imola, nuovo appuntamento per i Senatori Capitolini. Occasione, l’ormai consolidato appuntamento a Civitavecchia, organizzato dagli Old locali per commemorare altri due amici scomparsi, ovvero Sergio Buso e Massimo D’angelo, che del club di Civitavecchia hanno costituito le colonne portanti per molto tempo.

Inizialmente era prevista la partecipazione di otto squadre, ma poi due di esse (gli Escort di Colleferro ed il Cus Roma) davano forfait poche ore prima dell’inizio, costringendo a rimodulare il tutto su due gironi da tre, con partite della durata di 30 minuti ciascuna, suddivisi su due tempi. Ai Senatori toccavano come avversari il Civitavecchia ed il Villa Pamphili. Sull’altro Campo si affrontavano Viterbo, Tasci e Ruderi.

Giunti sul campo, giusto il tempo di una birretta pre-partita e si cominciava il riscaldamento, sotto la guida dell’Altissimo (Tinari), capitano non giocatore, materializzatosi improvvisamente sotto i pali del campo principale.

La prima partita vedeva la compagine romana opposta al Civitavecchia. Anche qui il primo tempo si chiudeva sul nulla di fatto, complice forse una sorta di blocco psicologico che sembrava persistere dopo Imola. Tuttavia i Capitolini nel secondo tempo si sbloccavano e riescono a mettere a segno due mete, chiudendo la partita sul due a zero.

Gli organizzatori decidono di dare un po’ di intervallo tra una partita e l’altra, e quindi per i senatori la seconda partita contro il Villa Pamphili cominciava dopo circa un’ora. La seconda compagine romana sembrava, ad una prima occhiata, più mobile e manovriera rispetto al Civitavecchia, in special modo con la mediana, dove i due centri mettevano in luce qualità velocistiche non disprezzabili. L’Altissimo decideva quindi di optare per una tattica basata sul tentativo di concentrare gli avversari nei punti di incontro tramite una serie di percussioni degli uomini di mischia, per poi aprire verso i tre quarti.

Inoltre decideva di provare una serie di giocate con delle azioni di “disturbo” da parte di Gigi Longo per poi sfruttare la penetrazione in velocità della seconda linea di attacco.

Per quanto riguarda la difesa, l’Altissimo incaricava un altro “diversamente basso” (Paolo Antonelli) di giocare a copertura della prima linea di difesa, in modo da coprire eventuali buchi nella rete difensiva.

Il gioco si presentava decisamente più dinamico della prima partita, e la Capitolina riusciva ad andare in meta con una azione veramente pregevole dei tre quarti, conclusa con un tuffo di Giulietto Mechilli nell’angolo sinistro dell’area di meta. Purtroppo l’arbitro annullava per un passaggio in avanti probabilmente millimetrico (se era avanti). Tuttavia le decisioni dell’arbitro non si discutono, i nostri non facevano una piega e si ricominciava con mischia a cinque.

Finito il primo tempo sullo zero a zero, con la ripresa del gioco, i Senatori riuscivano ad andare in meta, questa volta con una azione della mischia che riesce a costruire un “carrettino” avanzante dal quale il Buon “Bobo” Anzidei raccoglieva la palla e, sfruttando una disattenzione della difesa, riusciva a penetrare dal lato chiuso ed a schiacciare.

Il risultato rimaneva fissato sull’uno a zero sino alla fine della partita. Insomma una giornata di rugby divertente, baciata dal buon tempo e chiusa dalla ospitalità degli amici del Civitavecchia. Unica nota dolente l’infortunio occorso ad Orcazio Bonaventura il quale, durante una delle numerose penetrazioni compiute contro l’arcigna difesa del Villa Pamphili, veniva placcato e, nel cadere a terra, poggiava malamente il braccio, rompendosi il polso. Purtroppo ne avrà per parecchi mesi, ma la cosa positiva è che l’infortunio non sembra avergli tolto il sorriso, né il buonumore. D’altra parte è nelle sapienti mani del Dottor “Constantin” Costantini, che siamo sicuri ce lo rimetterà a nuovo in breve tempo. L’unica cosa che abbiamo chiesto all’illustre chirurgo è di non apportare alla mano quei miglioramenti che permetterebbero al “leggiadro” Bonaventura di passare la palla. Il mondo è pronto per tante cose, ma non per un Orazio che passa la palla come un qualunque insipido tre quarti.

Forza Orazio siamo tutti con te e torna presto!!!! In ogni caso, “si predilige vincere”!!!

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