23 dicembre – In giro per Roma

24 Dicembre 2015

 IMG-20151223-WA0008Ormai i ragazzi lo sanno, il primo giorno di vacanza delle scuole si passa in giro per Roma. Insieme, lontano dal campo di rugby ma insieme in giro per la nostra città. Così bella, così varia, così poco conosciuta. E allora appuntamento a piazza Mancini, obiettivo il Gianicolo per assistere, a mezzogiorno, al colpo di cannone. In tram eccoci a piazzale Flaminio e da qui a piazza del Popolo è un attimo. La piazza è inondata dal sole, un sole caldo inusuale per fine dicembre. Imbocchiamo via del Corso, la via Lata dei Romani fino a S. Lorenzo in Lucina. Sapevate che l’attuale basilica è stata costruita sul tempio romano a Giunone Lucina, protettice delle partorienti? Siamo a Campo Marzio, la piana dei Romani che degrada verso il Tevere, una volta privo degli attuali muraglioni e quindi soggetta alle esondazioni del “biondo” tanto che, nell’atrio della basilica, una targa indica che nel 1870 l’acqua arrivò all’altezza di un metro e mezzo da terra. I ragazzi ascoltano con interesse ma scalpitano per arrivare di corsa al colle al di là del fiume. L’invasione festosa del gruppo nello storico “Davide Cenci” mette un po’ in subbuglio l’atmosfera composta ed elegante del negozio ma fa sorridere tutti. Siamo alle Coppelle, la strada cha dalla Maddalena porta verso Piazza Navona. La coppella, scoprono i ragazzi, è una botticella di legno da cinque litri e la fojetta, la mitica fojetta romana, è un boccale di vetro da mezzo litro. Siamo ai Coronari, la sua tranquillità mattutina è piacevolmente turbata dagli schiamazzi dei ragazzi che sbirciano dietro alle vetrine dei negozi caratteristici. Siamo al Tevere, lo superiamo e attacchiamo la rampa di S. Onofrio. Magicamente i ragazzi si mettono a correre e il Bambin Gesù ce lo ritroviamo di fronte in un attimo. Percorriamo la passeggiata del Gianicolo passando accanto agli eroi della spedizione dei Mille mentre il loro condottiero troneggia sopra il suo cavallo al centro della piazza del Gianicolo, il colle dedicato al dio Giano, da cui il nome, porta del passato e del futuro nonché titolare del primo mese dell’anno, Gennaio appunto. Sono le dodici meno un quarto, siamo in tempo e ordinatamente ci assiepiamo accanto al cannone che soldati dell’esercito armeranno a salve allo scoccare delle dodici e per dare il la allo scampanio delle tantissime chiese sottostanti. Il botto è fragoroso e stupisce tutti. Finalmente si mangia – era tanto che i ragazzi reclamavano il pranzo – al sole. E’ tempo di ridiscendere, siamo a Trastevere, tra i suoi vicoli dai nomi particolari, via del cedro, della pelliccia, vicolo del piede, vicolo del cinque. Siamo all’isola Tiberina, parliamo della sua storia, attraversiamo ponte Cestio e siamo “intratevere”. Il 63 ci porta a Piazzale Chigi, rapidamente arriviamo di nuovo a piazzale Flaminio, il trenino della Roma Nord è in partenza per la stazione di Tor di Quinto. Il campo è a cinquecento metri e una sana partita di … calcio ci attende. L’ultimo allenamento dell’anno lo possiamo spendere anche così dopo tanto lavoro dai primi di settembre ad oggi e anche giocare a calcio vuol dire fare sport. Siamo ai saluti, agli auguri e all’arrivederci al 7 gennaio. Buon Natale a tutta la Capitolina dai ragazzi dell’u.12!

Andrea Lijoi

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