Senatori: VIII Torneo Rocco Caligiuri

10 Febbraio 2017

Nuovo appuntamento per i Senatori. Questa volta la Capitolina ha il piacere e l’incarico, da parte della FIR, di organizzare il Memorial Rocco Caligiuri, in ricordo del mitico estremo della nazionale e della Rugby Roma degli anni 70/80.

Il Memorial, inizialmente previsto su tre squadre (oltre ai Senatori capitolini, avrebbero partecipato le squadre Old di Viterbo e Rieti), è stato giocoforza riorganizzato su quattro squadre, visto che oltre 35 Senatori hanno dato la loro disponibilità.

Si è giocato quindi su due campi, con la Capitolina che schierava due squadre, denominate squadra Bianca e Squadra Blu.

L’inizio delle partite era fissato per le 18.30, perché molti giocatori erano all’Olimpico per assistere alla prima partita del sei nazioni 2017 dell’Italia, opposta al Galles.

Comunque, se gli amici del Viterbo sono ormai una piacevole frequentazione (ultima occasione per incontrarsi/scontrarsi il torneo in onore di Anacleto Altigieri, altra figura storica del rugby italiano), cosa diversa era per la compagine reatina, una premiere assoluta per i Senatori, premiere che si è rivelata anche indigesta.

Come detto i Senatori si sono suddivisi su due squadre, per quanto possibile di pari livello. Questo ovviamente in alternativa alla possibilità di fare una squadra “A” (più forte) e una “B” meno forte. Inoltre alcuni giocatori sono stati prestati al Viterbo, che era arrivato con un numero appena sufficiente di effettivi. Perché è vero che alla Capitolina si predilige vincere, ma nello spirito Old si gioca per divertirsi.

In una serata stranamente calda per il periodo, cominciano le partite. La prima vede i Bianchi opposti al Viterbo, ed i Blu al Rieti.

Dopo un inizio stentato nel quale subiscono una meta, i Bianchi in finale di partita riescono a pareggiare uno a uno con il Viterbo. Un pareggio stentato, sintomo di qualcosa che non gira.

I Blu invece subiscono quattro mete dal Rieti, squadra giovane anagraficamente, molto quadrata, precisa e veloce.

Il tempo per un rapido cambio di campo, e questa volta tocca ai Bianchi confrontarsi con il Rieti, ed ai Blu con il Viterbo.

Anche questa volta la compagine reatina inizia con veemenza, ma i suoi attacchi si infrangono sulla difesa dei Bianchi, ben organizzata e giustamente rocciosa, anche se i contrattacchi non hanno sicuramente l’efficacia dimostrata in altre occasioni. La partita si presenta quindi sostanzialmente in equilibrio, con nessuna delle due squadre che riesce ad avere la meglio sull’altra.

La partita cambia attorno al quindicesimo minuto, quando una disattenzione sul punto di incontro, ed un “velo” con l’arbitro abilmente sfruttato dall’apertura reatina, permettono al Rieti di segnare la meta della vittoria. La reazione Capitolina c’è, ma è inefficace, e la partita si chiude con i Rieti che si aggiudica lo scontro.

Sull’altro campo il Viterbo ha ragione per una meta a zero della compagine Capitolina Blu.

Termina la giornata lo scontro fratricida tra Blu e Bianchi, mentre sull’altro campo il Rieti affronta il Viterbo (rinforzato da alcuni giocatori capitolini).

Lo scontro interno alla capitolina si chiude in parità, con il punteggio di 2 a 2, mentre la partita tra Rieti e Viterbo è un’altra storia. Qui il gioco è ruvido, a tratti con qualche intemperanza, e si registra anche l’unico (per fortuna) primo incidente di un certo rilievo: un giocatore del Rieti, nel corso di un contrasto, cade a terra e, urtando la spalla, si provoca una doppia lussazione alla scapola.

Soccorso immediatamente dal medico, viene trasportato all’ospedale per il trattamento opportuno. Purtroppo ne avrà un pò di tempo. A lui i migliori auguri per una pronta guarigione ed un rientro in tempi brevi sul campo.

Paradossalmente l’incidente, invece di raffreddare gli animi, li scalda ulteriormente. E ad un certo punto l’arbitro, preso atto che la partita aveva preso una piega non voluta, decide di terminare l’incontro in anticipo, con il Rieti in vantaggio di una meta a zero.

A questo punto tutti sotto la doccia e poi al Palatinari per il terzo tempo, offerto dalla FIR.  E mentre si è intenti ad aggredire pasta alla Amatriciana e boccali di birra Giove Pluvio, che aveva concesso una tregua durante il torneo, decide che è giunto il momento di aprire le cateratte e dare sfogo alle nuvole cariche di pioggia.

Si chiude così la giornata dedicata alla memoria di Rocco Caligiuri. A noi piace pensare che da lassù Rocco abbia fatto in modo che la pioggia aspettasse la fine delle partite prima di iniziare a scrosciare, anche se la “fanga”, assieme alla birra post partita, rappresenta un po’ il modo di essere di un rugbista.

Rimane anche la lieta sorpresa di aver trovato un’altra compagine come quella reatina che, grazie anche all’innesto di alcuni giocatori “esterni” di qualità, ha costituito un avversario sicuramente stimolante per i Senatori. Nel rugby si vive di sfide, ed aver trovato un altro degno avversario non potrà che avere un effetto benefico sulla crescita e sulle motivazioni della squadra Old Capitolina.

1.377 visite

Utenti in linea

44 utenti In linea