TOCCATI A PAGANICA

TOCCATI A PAGANICA

L’estate sta finendo, gli allenamenti stanno riprendendo.

Si decide, dato ancora il caldo, di passare la seconda domenica di settembre al mare con tutti i toccati e le proprie famiglie;  a questo punto, perché non organizzare una partitina tra noi anche con i piccoli rugbisti???

Grande giornata di divertimento e anche tanta complicità con i propri figli rugbisti e, grazie a questa giornata, mia figlia Francesca 17 anni prima ignara del puro divertimento nel giocare a touch, chiede di poter partecipare agli allenamenti e a far parte della squadra. Iniziano gli allenamenti e possiamo dire che la ragazza apprende facilmente e viene accolta benissimo dalla squadra. Passa un mese e arriva la richiesta di partecipazione al primo Campionato italiano “Halloween touch – L’Aquila 2 novembre 2019”…Francy, che facciamo? Andiamo insieme??? – No, mamma, troppo presto, ma che sei matta ?!?-

Iscrizione al torneo, fatta!!!

2 novembre 2019: partenza alle ore 8 con il mitico pulmino vintage della Capitolina per otto di noi e due macchine al seguito; per poter vedere alle 10 la finale mondiale di rugby insieme a L’Aquila Rugby Team. Entrando nella clubhouse del Paganica rugby iniziamo a respirare una certa agitazione, emozione nell’attesa di giocare, per mia figlia e il primo torneo e per me comunque solo il secondo…AIUTO!!

E’ arrivata l’ora di cambiarci… tutti in campo.

Dobbiamo giocare 7 partite da 15 minuti, ad ogni meta si cambia campo e solo noi abbiamo un minimo di vantaggio; ad ogni tocco i nostri avversari potranno partire solo quando la palla ce l’avrà il mediano, altrimenti tra loro quando la palla viene messa a terra (ansia!!!). Nessuna preoccupazione, dobbiamo divertirci, ci serve per migliorarci e solo giocando con loro possiamo andare e guardare oltre.

Concentrati si entra in campo tre uomini e tre donne, prima di morire senza fiato chiamiamo i cambi, Francesca, grande orgoglio della mamma, riesce a seguire il gioco, tutto molto bello, dinamico e fluido. L’attesa per giocare con le altre squadre ci ha fatto perdere un po’ di concentrazione e partita dopo partita anche la stanchezza è iniziata ad arrivare. Purtroppo abbiamo già giocato con superficialità le penultime partite. Dai!!! Ormai ne manca solo una…divertiamoci come sappiamo fare noi… e con mia grande soddisfazione, siamo riusciti a fare un gioco di squadra credendoci fino alla fine, cosi da poter riuscire a fare meta, l’unica meta della giornata fatta per la Capitolina, grazie a Sandro che si è fidato passandomi la palla e a Livio che ha sdraiato, non volendo, un avversario: meta data!!! Vedere da lontano i salti e le braccia di mia figlia che esultava… non ha prezzo!!! Lei, si, che capisce cosa provo…mica Sandro che mi riprende sempre sulla mia troppa esultanza ☺ (piano piano sto imparando). Il gioco continua…partita finita, si ritorna a bordo campo e mi becco un abbraccio stretto e affettuoso dalla mia figlia preferita…e anche da tutti i toccati… un emozione indescrivibile, grazie per tutto questo.

La giornata non è finita…c’è il terzo tempo e come sempre l’obiettivo rimane lo stesso “dobbiamo divertirci!!!”. Siamo usciti dallo spogliatoio tutti con la stessa maglia nera con un immagine relativa allo stesso campionato, ideata per l’occasione dalla nostra compagna di squadra Roberta Righini e cosi come al solito, abbiamo fatto la nostra porca figura!!!.

Stanchi morti si ritorna a casa sempre più complici, contenti e sfiniti.

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