OLD: Eugenio’s Day

Che la giornata fosse “impegnativa” si era capito sin dalle prime ore quando svegliandoci abbiamo visto che la pioggia prevista in realtà era un vero e proprio diluvio. Sulla chat tra i vari messaggi “Erba o Sintetico?” – “ma siamo proprio sicuri?” il più bello è stato “lo vedi Eugenio, stai per partire e Roma piange, questa pioggia sono le Sue lacrime”.

Alle 11.00 puntuali in un clima surreale con la Capitolina insolitamente deserta e con la pioggia battente che non ci ha mollato per tutto il giorno, 26 eroici old ,agli ordini di Fabio mastro vivandiere e porchettaro, che per l’occasione si è trasformato anche in arbitro, si dava inizio alla più classica delle partite Barbari vs Romani, poco importa il risultato quanto invece lo scambio di capitani negli ultimi 5 minuti affinché Eugenio giocasse con tutti e il cerchio finale nel quale ci siamo stretti forte forte.

Dopo una doccia calda e ristoratrice si è dato inizio al magnifico terzo tempo, nonostante il rumore assordante della pioggia e la temperatura non propriamente estiva tra canti, birre, grappe e soprattutto, pasta, mozzarella di bufala, porchetta e colombe di vario genere, notevole quella glassata con crema di caramello, l’atmosfera si è riscaldata e la festa è andata avanti per ore!

Ma sicuramente il momento più emozionante è stato quando con una piccola ma sentita cerimonia abbiamo rievocato i 18 mesi che Eugenio è stato con noi e gli abbiamo consegnato i nostri regali. Averlo avuto con noi anche se per così poco tempo ha creato un legame fortissimo che solo questo fantastico sport e la magia della Capitolina possono saldare.

Dopo la consegna del biglietto:

  • “Caro Eugenio, per noi sarà un giorno triste, dobbiamo condirlo con tanta Allegria e Amicizia. Oggi parte un grande Amico e una grande persona che non ha mai fatto mancare il suo sostegno in campo e fuori. Ti auguriamo tanta felicità e ricordati sempre dei tuoi compagni di squadra e portaci nel cuore.”
  • dell’orologio inciso con la scritta Unione Rugby Capitolina,
  • della maglia n°3 con la scritta “Capitolino per sempre”
  • e di uno spray top 4XL che poteva star bene solo a lui,

ha preso la parola Eugenio con un discorso che riporto integralmente nel misto Argentino-Italiano:

Io gioco delo 8 anni, ho giocado in troppa parte del mondo, si, ho giocato in Argentina, in Francia in Angleterra, in Israel, in Colombia, ho giocado in campo che era meglio di un campo de golf e in campo che dobbiamo cercare il vitrio perché era un campo riciclato.

Ho giocato in meno 15 gradi e ho giocato in mas quarenta gradi. Ho giocato in squadra grossa, piccolina, pero’:  QUESTA SQUADRA, LORO, TU, AVETE ORO, DAVERO, AVETE ORO.

Perché in Argentina noi giugamo giugamo giogamo ma in squadra grande c’è troppa invidia, troppa competencia e il deporte…non c’è. In la squadra piccola c’è un travaglio per mantenere tutto questionado e invece qui, come ha detto il mio Amico, io ho arrivato un giorno e mi hanno detto; “vieni a giucar” contra chi? Lazio… stroz…ta questa !!!

(ndr è la prima squadra alla quale si era rivolto Eugenio e che non l’aveva accettato, quella partita finita 7 mete a zero per la Capitolina ha visto aprire le marcature proprio dalla meta di Eugenio!)

Il primo giorno è vero io ho sentito che era un mas. Si perché nella otra squadra avete si un amico 2 amico e tre e basta e invece qui….

In Argentina si piovia questo non lo fate, no davero, io non posso credere che in Argentina si faccia una cosa così, si piovia si buono famo domani, un otra ves pero’ qui’ averte visto aver visto qualcuno de loro venuto in la moto, qualcuno venuto a pensarle tenere in problema in la casa, avete arrivato da Milano… questo è famiglia…..” per il discorso completo linkhttps://youtu.be/V6eXJXz9CPA

Nel proseguo del pomeriggio Eugenio ci ha promesso che da quest’anno ogni volta che verrà in Europa verrà a trovare Sua sorella a Barcellona e i Suoi fratelli old alla Capitolina e ci ha spiegato la sua lettura del miracolo Capitolino “Voi siete come una famiglia disfunzionale, fatta di tante anime che apparentemente hanno pensieri diversi, interessi diversi e che vanno in direzioni diverse, ma tutta questa eterogeneità la rende unica e compatta e ne fa un vero Club”

Questo il saluto finale di Eugenio

Fratelli dell’anima, mi mancherete davvero.

Davvero non mi sarei mai aspettato di incontrare un gruppo di persone così eccellente e spero sinceramente che siate tutti lì

Tienen que organizarse e ir a jugar y sino ir de vacaciones pero tienen que ir

da parte mia cercherò di venire anche solo una volta all’anno è che sono come il primo amore difficile da dimenticare

Abrazo de try para todos

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