Da quando è nata la Capitolina (anno 1996) l’Under 6 si dedica alla costruzioni di montagne di sabbia o di terra. Il contatto visivo con questo materiale facilmente malleabile gli fa perdere l’interesse per il Rugby.
All’inizio al Campo 3 dell’Acqua Acetosa (capitani delle costruzioni Benedetto Rebecchini e Giacomo Vaccaro). Poi si è passati al campo unico presso gli impianti di Via Flaminia (attuale campo 2) molto argilloso che nei periodi di pioggia permetteva di fare delle montagne incredibili, e anche palle di fango da tirare al mal capitato di turno. Lì, i vari Tommaso Pavolini e i Giacomo Lupi gli davano sotto.
Con la nascita del sintetico l’attività di costruzione di montagne di sabbia è stata arginata. Ma per fortuna nei raggruppamenti in giro per il Lazio si riesce sempre a trovare qualcosa di simile. Anche per tenere buoni i bambini e farli riposare tra una partita e l’altra.
Quindi come era già successo a Latina ad inizio anno, questa domenica gli under 6 hanno trovato una bella montagna di terra ad attenderli al campo di Civita Castellana. Tutta per loro e non bagnata dalla pioggia, che incredibilmente non ha colpito l’impianto sportivo.
E tra una costruzione e l’altra si è pure visto del Rugby. C’era sempre chi quando chiamato per la partita preferiva finire la sua costruzione ma in campo si è visto impegno e sostegno da parte di tutti.
Terzo tempo e quarto tempo al ristorante per tutti prima di tornare a casa verso sera.
Matteo Colizzi