Under 12 al Torneo Borelli Firenze

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Trasferte come questa, seppur molto stancanti, fanno pensare di essere felici di allenare, felici di avere sposato una filosofia di vita professionale, quella di essere uno dei tramite per far crescere l’individuo, sportivamente e non.

La sveglia è molto presto, alle sei di mattina; il treno, alle sette e ventinove dalla stazione Tiburtina, non aspetta come il pullman dalla Capitolina, si deve prendere.

Puntualmente arrivano tutti, in divisa capitolina e il borsone a tracolla con, in più, sacco a pelo e materassino. Dormiremo infatti in tenda, una di quelle grandi della Protezione civile. La partenza, di sabato, è per dare l’opportunità di fare i turisti in una città gioiello e giocare la domenica.

Come sempre chiassosi ed emozionati per l’ennesima partenza dell’anno ma a differenza delle altre, c’è Riccardo, Riccardino per tutti.

Con i ragazzi, due dei tre Emanuele dello staff u. 11 di quest’anno, Bonini e Innocenti, preziosi allenatori e ragazzi della prima squadra e Regina Pintus, l’ombra di Riccardino. Un’ombra tanto presente all’inizio del percorso di quest’ultimo con l’A.I.P.D., quanto presente ma a briglia molto sciolta attualmente.

Il viaggio in treno è breve, Firenze ci accoglie. Arriviamo al campo Padovani sotto un sole che la dice lunga sul caldo che ci attende.

Sistemiamo le nostre cose dividendoci in due tende e andiamo ad assistere alle partite delle nostre under 8 e 10.

Da una parte un campo perfetto, in erba, dall’altra un bel sabbione vecchia maniera. Ma i ragazzi, in campo e fuori, sono divertiti da questa esperienza. Partiamo alla volta della nostra passeggiata turistica sfilando in una colonna un po’ informe tra le vie fiorentine, il centro è vicino e ci accorgiamo subito come ci sia tanta gente ad ammirare la città e soprattutto di come faccia caldo.

In un tour concentrato ma sostanzioso tocchiamo piazza del Duomo, gli Uffizi, Ponte Vecchio, S. Croce e tutta una serie di stradine e piazzette caratteristiche senza scordarci di mangiare ad ogni pie’ sospinto ma anche di bere. La centralissima via dei Calzaiuoli è l’occasione di un ottimo gelato. Un giardino pubblico, sulla via del ritorno, l’opportunità di dondolarsi e di scivolare sui giochi ma anche di correre appresso ad un pallone sferico con dei ragazzi locali.

Si torna al campo in tempo per rivedere i nostri e salutarli. Il campo in erba è il momento di un allenamento defaticante prima di una doccia refrigerante. La cena è un esempio di come si mangi benissimo quando le cose sono fatte bene come tutta l’organizzazione del torneo. Pasta al pesto con ricotta e vitello tonnato il menu, neanche nei ristoranti pluristellati. Ma tra i nostri c’è addirittura chi storce la bocca, Il Mc è lontano anni luce.

La notte ci offre la sorpresa che una delle due tende si affloscia costringendoci ad un esodo alle cinque di mattina. Niente di grave ma episodio, nell’insieme divertente, che ha interrotto il sonno dei molti.

E siamo finalmente al torneo e subito gli irlandesi dell’Accademy di Belfast con i quali avevamo incrociato sguardi fin dalla mattina precedente facendo, ogni squadra, le valutazioni sull’altra.

Irlanda vuol dire saper giocare a rugby ed è per questo che entriamo con il piglio delle migliori occasioni. La difesa avanzante la nostra arma migliore, così come le ripartenze rapide. L’Accademy resta sorpresa. E’ una bella lotta che risolviamo a nostro vantaggio.

Livorno il secondo incontro dove manifestiamo qualche incertezza, ingiustificata, e rincorriamo tutto il tempo senza riuscire ad imporre il nostro accento. Non male nell’insieme la nostra prestazione ma se vogliamo ambire a divertirci di più, la musica che dobbiamo imporre è diversa. Ne abbiamo l’opportunità contro Scandicci, ragazzini grossi ma sicuramente alla nostra portata, almeno per quanto abbiamo visto. Beh, allora ci complichiamo la vita perchè tra scegliere il muro e lo spazio più favorevole, scegliamo la prima via. Su dodici minuti di partita e con tante palle in mano, ne lasciamo una ai toscani, fatale.

Ridimensionati nelle nostre velleità, giochiamo con una selezione fiorentina ed in tanta confusione e con tre mete di vantaggio, ci facciamo rimontare per poi, in un’ impennata di orgoglio, sferrare la zampata vincente nell’ultima azione. Ma non basta.

Il pranzo riporta gli animi a livello normale ed essere spettatori della u.18 fiorentina contro Afragola, nostre contendenti nel campionato, ci dà l’opportunità di rifiatare. Il Siena ci aspetta per l’ultima partita.

“Andrea, ma come sono questi del Siena? grandi o piccoli?”

“Piccoli”

“Ah, meno male, allora gioco!”

E’ Riccardino che parla, in uno dei tanti interventi molto pertinenti.

E qui c’è tutto il succo della sua simpatia, del voler stare con i suoi compagni in questa trasferta su misura per lui.

Infatti, la sua presenza è stata per tutta la squadra un elemento di coesione e di “normalità”.

Commovente la consegna della coppa “fair play” a Riccardino, a lui per saper affrontare la vita contro tutte le avversità, alla squadra per la naturalezza nel rapporto con lui e l’unità che ha dimostrato in questa due giorni fiorentina ma, aggiungo, in ogni frangente, al campo di allenamento o ai raggruppamenti a cui ha partecipato durante l’anno.

Siena, allora, nel polveraio del campo 3 ma tutto sommato divertente partita, pazza e scellerata da parte nostra in un’alternanza di mete che, nel momento della lucidità e delle competenze che sicuramente abbiamo, facciamo nostra su una salita difensiva che stoppava un pallone calciato dai senesi, recuperava e siglava per mettere una toppa alla nostra disarmante, a volte, superficialità.

Musi un po’ lunghi ma la consapevolezza che per dimostrare di saper giocare bisogna sudare e non fregiarsi dell’alloro prima di averlo conquistato. Scandicci deve rimanere una pietra miliare nella crescita di questo gruppo. Il prossimo anno, essere i “grandi” della u.12 ci mette di fronte a diverse responsabilità, ci si affaccia sul rugby più evoluto, quello della u.14, quello del Challenge e del campo grande.

Forza, è ora di crescere, le potenzialità ci sono tutte!

 

 

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