Giornata lunghissima iniziata molto presto, le sei e trenta, per partire alla volta di Città di Castello, abbastanza lontano dall’epicentro del sisma del 26 ottobre ma abbastanza vicino per fare stare tutti in apprensione dopo la scossa delle 7,41, giusto durante il viaggio di avvicinamento.
Rassicurati telefonicamente dagli organizzatori sulla situazione in loco, arriviamo per tempo, un’ora prima, per preparare bene la prima partita con Imola alle 10,20.
Il torneo prevede due partite eliminatorie, una semifinale e una finale.
Non ci poniamo particolari obiettivi, solo giocare bene e applicare quanto allenato.
Iniziamo con pesante ritardo ma i ragazzi hanno solo voglia di giocare e Imola è una preda alla nostra portata. Non impeccabili, concediamo due mete su distrazioni difensive che ci mettono sul chi va là per le successive partite.
Il mix 2005/2006 funziona e il clima tra i ragazzi fa trasparire senso di squadra.
E’ la volta del Terni, il nostro gioco migliora velocizzandosi, i punti di incontro danno possibilità, spostando il gioco al largo, di scoccare le nostre frecce.
I risultati dell’altro girone ci mettono di fronte Fiumicino, squadra temibile più per il tifo dei genitori al seguito che per quello che si vede in campo. Tante mete di differenza la dicono lunga sulla nostra voglia di giocare. Alle 14 passate, andiamo a pranzo e, dovendo giocare dopo circa un’ora, rinunciamo all’hamburger del Mc. E’ finale quindi con Perugia, gli ultimi quindici minuti di gioco in un torneo dove abbiamo passato molto più tempo ad aspettare di giocare.
Perugia si rivela una squadra tenace ma noi controlliamo bene il campo sebbene un po’ disordinati e approssimativi nella fase offensiva dove risultiamo troppo piatti e stretti. Gli umbri si affidano al piede ma non conoscono la nostra arma più temibile, Gaetan, che si rivela inesorabile. Largo il nostro vantaggio ma meritata meta della bandiera per un Perugia indomito.
Siamo noi ad alzare il trofeo dei primi in una grande giornata per i colori capitolini, primi in u.12 e u.10, terzi in u.8.
Possiamo tornare a casa soddisfatti.