Dal terreno verde alla pista rossa il passo sembrerebbe immediato ma ieri, i ventidue bambini della Capitolina presenti si sono accorti che non è così semplice.Al “Nando Martellini” di Caracalla, nel quadro della corsa Appia Run in programma oggi, ecco i bambini delle scuole di atletica di Roma Marmi, Acqua Acetosa, Farnesina, Caracalla e, Special Guest, la Capitolina.
La proposta, subito accolta con entusiasmo, parte da Giulio Toniolatti, uno che di corse azzurre se ne intende e allora eccoci nei giorni scorsi a provare sul nostro campo inserendo anche elementi tecnici col pallone. Cinquanta metri sono tanti, praticamente una corsa coast to coast in una partita cercando di andare più velocemente possibile e senza nessuno davanti, almeno a contrastare, come nel Rugby. Qui si è da soli, a correre contro la propria fatica, contro il tempo e contro gli altri, a fianco, magari dietro o, alla peggio, davanti ma senza alcun contatto. Tecnica quindi, fisicità fatta di esplosività e scioltezza, caratteristiche che ritroviamo nel nostro gioco e che dobbiamo fare maggiormente nostre. Ecco perché sono alcuni anni che la Società dedica i suoi sforzi anche a questo aspetto non trascurabile, la preparazione atletica. 
E se oggi, di fronte a chi lo fa per mestiere, i nostri non hanno sfigurato nella corsa veloce, si deve anche a questo. Emozionati, un giro di pista per prendere confidenza, esercizi preatletici di attivazione sotto l’occhio vigile di Paolo Gentilini e poi, divisi per annata, ecco i nostri sul rettilineo di gara a batterie da quattro. “Ai vostri posti … pronti … via!” per spingere fino all’ultimo metro sotto la tribuna piena di genitori veramente entusiasti e per tutti la meritata medaglia che con orgoglio hanno messo subito al collo.
E se oggi, di fronte a chi lo fa per mestiere, i nostri non hanno sfigurato nella corsa veloce, si deve anche a questo. Emozionati, un giro di pista per prendere confidenza, esercizi preatletici di attivazione sotto l’occhio vigile di Paolo Gentilini e poi, divisi per annata, ecco i nostri sul rettilineo di gara a batterie da quattro. “Ai vostri posti … pronti … via!” per spingere fino all’ultimo metro sotto la tribuna piena di genitori veramente entusiasti e per tutti la meritata medaglia che con orgoglio hanno messo subito al collo.Un pomeriggio sicuramente diverso dal solito accolto con tanto entusiasmo, gettando alle spalle quei timori che l’uno contro tutti avrebbe potuto generare.
Andrea Lijoi