I sei “ragazzi del polo sabino” oggi sono stati come la manna dal cielo infatti, tra influenze varie e i 2005 impegnati a Civitavecchia nel “Saladini”, i nostri capitolini erano solo ventidue.
Ma cos’è il “polo sabino”? Un’estensione, in fase embrionale, della Capitolina che raccoglie ragazzi desiderosi di rugby del bacino di Passo Corese. E allora due squadre da quattordici, il minimo per la doppia timbratura al raggruppamento odierno con Viterbo e Fiamme Oro, anch’essi con doppia squadra.
Due gironi da tre, quindi, in partite da venti minuti ciascuna, un tempo lungo dove c’è spazio per provare, giocare, andare sotto, avere la capacità di reagire, imporre il gioco. Insomma, tutta la gamma di situazioni che hanno reso molto interessante la giornata, da entrambe le parti.
Qualche difficoltà iniziale per la “mista”, compensata dal piacere di giocare a viso aperto con Viterbo e Fiamme Oro.
Dall’altra parte una squadra tutta “via Flaminia” che, allo stesso modo, ha alternato fasi da ricordare a fasi su cui lavorare ancora e con impegno.
Una novità i drop – trasformazione a fine partita, uno per mete segnate, che hanno divertito piacevolmente i ragazzi.
Uno su tutti, quello di Edoardo, recidivo come metaman dopo Frascati, e oggi match winner grazie al suo drop!
Traendo dalla retorica si potrebbe parlare di bella giornata di sport e in effetti è stato così con questa prima esperienza positiva di collaborazione tra i due poli che hanno avvicinato due ambienti diversi che, col tempo e il lavoro insieme, avranno modo di amalgamarsi.