Raggruppamento al Cus Roma
Alfieri, Andreoli, Ferrari, Filippucci, Girelli, Iscaro, Keyes, Maranzana, Montuori, Necci, Parodi, Ribechi, Sanseverino, Schirripa, Siciliano, Silvestri, Spadaro, Stefanoni.
Raggruppamento a sei squadre quello svoltosi nel pomeriggio di sabato all’impianto del Cus Roma con due gironi da tre. Apriamo con la Lazio; la novità odierna, monitorata dai rappresentanti del CRL, oltre alle mischie già sperimentate precedentemente, è la possibilità della conquista del terreno su calcio e giocare in undici elementi per offrire più spazio di manovra ai giocatori in campo e quindi la necessità di giocare senza palla per proporsi. Sicuramente positiva questa esperienza, favorita anche dalla qualità degli elementi in campo, che ha messo in mostra un gioco a tratti di alto livello. Imponiamo il nostro gioco con due mete di ottima fattura ma poi cadiamo nel nostro solito errore, il sentirci superiori, grave con una squadra, quella biancazzurra, che non regala nulla e che meritatamente trova il pareggio grazie alla sua tenacia e al nostro nervosismo che ci ha pesantemente condizionato, specie nell’arco del secondo tempo. Il tempo di un respiro e subito il Cus Roma. Siamo caldi e con venti minuti sulle gambe, il giusto tempo per vedere la tenuta della squadra, caratteristica che non abbiamo onorato al meglio nella prima partita. Va molto meglio contro i gialloblu ma, tra azioni importanti offensive, concediamo pericolose amnesie difensive che gli avversari sfruttano per colpirci. La cura dei particolari e la velocità sono i punti fermi della giornata. Riusciamo nell’intento quando il portatore lavora bene e i sostegni sono immediati, abbiamo difficoltà quando i sostegni rimangono ai margini del gioco non intervenendo prontamente e rallentando la velocità di esecuzione. Miglioriamo questo aspetto nella terza partita, contro la Primavera, altra squadra con cui diamo sempre vita a scontri di qualità. Ci liberiamo del nervosismo palesato soprattutto nella prima partita e giochiamo una partita a viso aperto. Ne viene fuori un bell’incontro, il migliore del nostro pomeriggio ed usciamo dal campo soddisfatti e ricchi di un’esperienza che dobbiamo ritrovare già da domenica prossima a Rovigo dove ci servirà il massimo dell’impegno perché il nostro primo avversario sia la squadra di turno e non la deconcentrazione e il nervosismo.
Raggruppamento a Monterotondo
Aloisi, D’Orto, Luongo, Pratichetti, Scacchi, Cametti, Carpitelli, Castellani, Cusmano, Erra, Luna, Marcucci, Mastrodomenico, Scipione, Sebastianelli, Amici, Bernardini, Fiori, Pettorossi, Riccioni, Rizzo, Savucci
Domenica a Monterotondo scalo, new entry del nostro girovagare. Anche qui sei squadre in due gironi da tre. La nostra squadra oggi presenta ben sette elementi del polo sabino, una realtà con cui ci alleniamo il sabato e che accogliamo la domenica. La giornata ha il sapore della gita appena fuori porta e tra i due campi, al centro, fa bella mostra un tavolo con vassoi di pane fragrante e Nutella, il nostro the tra una partita e l’altra. Un po’ complicato ruotare ventidue elementi in campo, ne risente il gioco spesso frammentario. La prima partita è con Roma V che si rivela più squadra in un’alternanza di mete che la dicono lunga sulla latitanza delle difese. Ma oggi questa giornata ha un po’ il sapore della festa. Del clima talvolta esasperato di ieri neanche l’ombra, qui per contro si vive una giornata fin troppo all’insegna del “volemose bene” e il nostro gioco ne risente in modo netto. Va meglio con il Frascati ma ripiombiamo nell’atmosfera “pane e Nutella” nella nostra partita con la Lazio.
Su tutto, lo sforzo di mettere tre squadre in campo, a Dublino venerdì, ieri al Cus e oggi a Monterotondo per complessivi cinquantatre ragazzi. Da domenica prossima inizia la dirittura d’arrivo con la u.11 a Reggio Emilia e, come detto, la u.12 a Rovigo. Vogliamo tirare la volata a noi stessi. A fine anno i conti.
Forza Capitolina!