Dopo Imola e Civitavecchia, nuovo appuntamento per i Senatori Capitolini. Occasione è il primo torneo organizzato sabato 5 novembre dal Viterbo Rugby per onorare la memoria di Anacleto Altigieri, storica figura del rugby italiano venuto a mancare lo scorso gennaio e che proprio nel Viterbo aveva iniziato la propria carriera.
Si sono dati quindi appuntamento sul campo, oltre ai Senatori ed agli Old del Viterbo rugby, anche le squadre di Civitacastellana, di Ostia ed i Tasci di Oriolo Romano, cittadina dove Anacleto ha vissuto l’ultimo periodo della sua vita, e dove ha contribuito a diffondere quell’amore per il rugby che lo ha animato da sempre.
Il tempo si presentava nuvoloso e ventoso, ed ogni tanto una leggera pioggerella provvedeva ad inumidire il campo. Ad infastidire non era tanto la pioggia, e neanche il freddo (in realtà la temperatura era ideale per giocare), quanto il forte vento che rischiava di condizionare pesantemente il gioco.
Il torneo era organizzato su tre partite di 15 minuti per squadra, senza interruzione, con cambio campo proprio in ragione del forte vento. I Senatori avrebbero giocato la prima contro il Civita Castellana, la seconda con l’Ostia e l’ultima con il Viterbo.
Dopo un breve riscaldamento quindi la squadra Capitolina scendeva in campo contro il Civita Castellana.
Inizio spumeggiante, con quattro mete segnate ed una subita. Ottima attitudine della squadra, che scendeva in campo con la ghigna giusta e dava vita ad una partita caratterizzata da un buon gioco alla mano, convergenze “ad ipotenusa” sul portatore di palla (per la gioia di Grilloska..), sostegno, ed un efficace lavoro degli uomini di mischia, precisi ed efficaci sui punti di incontro.
Terminato il match, ci si fermava per dare spazio alle altre partite, e si ricominciava contro l’Ostia. Questa volta la musica cambiava. Come spesso succede, la squadra sembrava scesa in campo in tono minore rispetto alla prima partita. La compagine romana subiva il gioco dell’Ostia, particolarmente efficace nelle penetrazioni con gli avanti, che riusciva a guadagnare con preoccupante sicurezza la linea del vantaggio.
Ciononostante il fortino resisteva, fino a quando, dopo un paio di minuti dall’inizio del secondo tempo, giungeva la meta di rapina dell’Ostia, con palla intercettata e giocatore che si invola verso la meta Capitolina. Poteva essere l’inizio della sconfitta, e invece i nostri si riprendevano, e riuscivano prima a pareggiare e poi a passare in vantaggio per due a uno, punteggio con il quale la partita si concludeva, ritrovando il filo di un gioco che sembrava perso. Come sempre tuttavia l’Ostia si è dimostrato un avversario coriaceo.
Ultima partita quella contro il Viterbo, forse la più bella delle tre nonostante il punteggio di zero a zero finale. Da entrambe le parti rapidi cambi di fronte, gioco alla mano e percussioni, fisicità ma correttezza.
Entrambe le squadre arrivavano ad un passo dalla meta ma poi errori o recuperi all’ultimo secondo impedivano di concretizzare.
Ma forse è stato meglio così. Dopo la partita seguiva il terzo tempo, con un bel ricordo di Anacleto da parte del Presidente del Rugby Club di Viterbo e abbondanti e salvifiche razioni di pasta, carne, birra e vino che servivano a reintegrare le energie spese sul campo.
Un grazie quindi agli organizzatori del torneo, agli amici degli altri club che ci hanno permesso di passare un’altra bella (se non meteorologicamente) giornata di rugby, ma soprattutto all’Orcazio che, nonostante l’infortunio, si è dato disponibile per organizzare la trasferta. Da parte dei giocatori in campo un solo regalo, ovvero poter fare si che, ancora una volta, l’Orcazio possa affermare che lui, in panchina a Viterbo,” nun c’ha mai perzo”.