La prima trasferta dei piccoli urchini U6

DSC_0016_preview[1]Iniziamo la stagione delle trasferte con il pernotto al torneo Capuzzoni di Milano, torneo dal fascino incredibile e dall’organizzazione impeccabile. Per altre foto clicca qui
Ci vediamo alla stazione Termini alle 13 e 45 pronti per prendere il treno. I bambini sono super eccitati ed allo stesso tempo curiosi di capire cosa li aspetterà in questa due giorni. Al seguito anche la maggior parte dei genitori che vengono prontamente allontanati prima di salire sul treno. Sono lì pronti a consolare i propri figli…ma nessuno dei coraggiosi guerrieri cede alla malinconia. Zaino in spalla, fila indiana, inizia il viaggio verso Milano. La prima ora passa tra mille discorsi: chi ha già preso il treno 300 volte, chi vi ha trascorso una vacanza intera dormendoci pure e chi si diverte ad abbassare ed alzare le tendine. Abbiamo un vagone intero condiviso con le nostre altre under e come consuetudine partono i primi cori….i nostri bambini dopo 5 minuti di apprendimento si lanciano anche loro…prima in modo timido e poi sempre più coinvolti dai ragazzi più grandi che guardano con ammirazione. Dopo aver mangiato e giocato a carte, arriviamo alla stazione di Milano. I genitori, scesi dallo stesso treno, si nascondono dietro una colonna per accertarsi dello stato d’animo dei propri figli, ma i nostri cuccioli non li notano proprio: troppo eccitati di salire tutti sul pullman.
In albergo Demetrio assegna le 3 stanze: Francesco, Tommaso ed Edoardo; Lorenzo, Lorenzo e Niccolò; Leonardo, Ascanio e Giovanni.DSC_0040_preview DSC_0049_preview DSC_0073_preview DSC_0147_preview DSC_0154_preview
Sono oramai le 19 e per far passare il tempo ai ragazzi, Demetrio organizza un allenamento in notturna sul prato di fronte l’hotel. L’ora passa veloce tra placcaggi e mete varie; terminato l’allenamento, sempre più carichi, ci dirigiamo al ristorante. Trionfa la lasagna: la più buona che abbiano mai mangiato! Sono tutti d’accordo che nessuna mamma l’ha mai fatta così buona!
Dopo cena sono pronti per il tanto atteso pigiama party!
Demetrio, in versione Dj, mette la musica ed i piccoli urchini partono in un ballo sfrenato saltando da un letto all’altro. Nove bambini in versione “esorcista” ma super felici, a tutti brillano gli occhi. Al momento di mettersi a letto escono fuori peluche di varie forme e dimensioni (uno era quasi più grande del bimbo!) e siamo pronti per metterli al letto. Ma inizia il vero incubo: piangono tutti, si disperano e cercano singhiozzanti mamma e papà.
Ehi! Chiaramente scherzavo! Ci siete cascati?
Ogni bimbo si è addormentato a modo suo: chi tra storie di paura e di fantasmi, chi con la luce accesa e chi con la tv; chi al primo “adesso dormite”! Anche gli irriducibili, dopo tanti racconti sottovoce, sono crollati in un sonno profondo.
La sveglia della mattina per alcuni non è stata necessaria, già sveglia all’alba; per altri è stata sufficiente la parola magica: “Dai che c’è il torneo”!
Indossata la divisa, si scende a fare colazione: chi mangia uova, chi latte e cereali, chi i cornetti e chi, come Demetrio, svuota l’intero buffet!
Giunti sul campo del Rugby Milano notiamo subito l’organizzazione perfetta. Le prime due partite perse ci consentono di gareggiare per il miglior terzo posto che ci aggiudichiamo con grinta vincendo le restanti 3 partite! Ma la cosa che più mi è piaciuta  è che li ho visti uniti, sostenersi, complimentarsi l’un l’altro per la meta fatta o il placcaggio riuscito. Così come durante la trasferta si sono aiutati a vicenda a spogliarsi e vestirsi da soli, scambiandosi consigli e trucchetti.
Dopo un ottimo pranzo assistiamo alle premiazioni ed i nostri cuccioli ricevono, anziché la tanto desiderata medaglia, maglietta e pistola giocattolo e si scatenano in una vera e propria battaglia con colpi che volano da tutte le parti.
Alle 16 e 30 ci muoviamo alla volta della stazione pronti a riprendere il treno con la speranza (mia) che dormano un po’. Speranza che si rivela vana! Ancora non mollano!
Arrivati in stazione a Roma lasciamo i ragazzi ai propri genitori certi che quello che si porteranno a casa, dopo questi due giorni, è una esperienza indimenticabile, formativa sia dal punto di vista sportivo che umano.
Un Ringraziamento doveroso va a Demetrio per la pazienza e la disponibilità dimostrata verso i bambini, a tutti i genitori per averci affidato i loro figli, a questo splendido sport ed infine ai nostri piccoli urchini per la gioia e l’emozione che ci hanno trasmesso.
Mauro
Torna in alto