
Siamo tornati a casa con gli occhi pieni di immagini, il cuore pieno di emozioni e la testa carica di nuove consapevolezze. Il torneo IMART di Mixed Ability Rugby a Pamplona è stato molto più di un’esperienza sportiva: è stata una settimana di crescita, autonomia, condivisione e divertimento.
I nostri ImplaccAbil si sono fermati alle semifinali, sfiorando la finale in una competizione che li ha visti confrontarsi e conoscere ragazzi provenienti da tutto il mondo: Galles, Irlanda, Uruguay, Spagna e molte altre. Partite intense, combattute, giocate con determinazione, ma soprattutto con spirito di squadra e cuore grande. Ma non è solo rugby.
I nostri ragazzi hanno vissuto ogni giornata con entusiasmo e impegno: dai momenti di gioco spensierato e risate contagiose nelle strade della città, fino a quelli di massima concentrazione e determinazione in campo, quando bisognava stringere i denti e dare tutto per la squadra.
Abbiamo visto crescere la loro autonomia nel prepararsi, organizzarsi, sostenersi a vicenda e e la loro motivazione personale, che è diventata contagiosa. Hanno imparato a credere un po’ di più in se stessi e negli altri, in un contesto che li ha valorizzati senza etichette né barriere.
E poi… c’è stato il 30° compleanno di Matteo, che abbiamo festeggiato come si deve: torta, cori, e una città intera che sembrava volerci festeggiare con il sole e i colori delle feste di San Firmino alle porte. C’è stata la visita allo stadio dell’Osasuna, improvvisate conferenze stampa degne di grandi eventi internazionali, ed un certo Edoardo, che continua a sostenere (con convinzione) che “senza di me qui non ci saremmo mai arrivati”…
Pamplona ci ha accolti con il calore di un grande abbraccio internazionale. Per i nostri ragazzi far parte di un evento come questo significa sentirsi parte attiva di un movimento che parla di inclusione vera, fatta di sport, relazioni e nuove possibilità.
Non è solo rugby. È molto di più. È un’idea di mondo che ci piace.