” Ciao e grazie a voi! vado a Barcellona per un tirocinio in uno studio di architettura.”
Cosa ti porta a Barcellona?
“Un anno fa durante la trasferta in Spagna con l’under 14 ho fatto un colloquio e mi hanno preso. In questo momento sento di dover fare questo tipo di esperienza, è un’opportunità che devo cogliere. “
Quanto ti fermerai nella capitale catalana?
“Per il momento per 4 mesi, e poi vedremo.”
Quali sono le aspettative?
Veniamo al tuo club. Traccia un bilancio di questa prima parte di stagione.
“Credo abbiamo fatto quello che dovevamo in termini di punteggio, lasciando per strada un solo punto sui totali a disposizione, e questo ritengo sia già molto importante e non scontato. Sul piano del gioco espresso dobbiamo crescere, e ci stiamo lavorando: a breve sono sicuro che i risultati si vedranno!”
Quest’anno sono molti i giovani che hanno esordito con voi seniores. Come hai trovato il loro approccio e come valuti la linea verde tracciata dallo staff e dal club.
“Mi sembra ci sia un buon approccio da parte di tutti i giovani ai quali comunque va dato il tempo per adattarsi. Ricordiamoci che il gruppo Seniores nelle ultime stagioni ha sempre avuto giocatori giovani, siamo sempre stati una squadra con un’età media molto bassa: un Club come il nostro può e deve “tracciare” sempre una linea verde.”
Come ci si sente nel ruolo “dell’anziano”? Quali le responsabilità?
“Più che per l’età ad inizio stagione mi faceva uno strano effetto non vedere accanto a me i compagni di sempre; ma ormai mi sono abituato all’idea di giocare con ragazzi che in passato ho anche allenato. Quest’ultima cosa, in particolare, da un lato mi ricorda che il tempo passa sì, ma credo sia qualcosa di unico, speciale ed emozionante: a me personalmente rende molto orgoglioso. È ovvio che noi più vecchietti sentiamo maggiori responsabilità, ma di fronte ad impegno, presenza e voglia di fare bene non credo ci siano differenze di età.”
Ampliamo l’orizzonte, il rugby cosa ha significato nella tua vita?
“Molto… non mi immagino senza rugby, che ha significato e significa grandi emozioni, ma soprattutto grandi soddisfazioni dal punto di vista umano prima che sportivo: ha sicuramente contribuito a formarmi come uomo.”
Hai vestito la maglia azzurra, incorniciata al club. Hai mai pensato di poter fare il giocatore professionista?
“Ho avuto la fortuna di farlo, ed è stata un’esperienza bellissima, importante e molto significativa. Ma ho sentito sempre la necessità di fare anche altro, di dovermi completare e concentrare anche su altri aspetti importanti della mia formazione.”
Nello specifico, cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto l’essere un giocatore di rugby?
“Bella domanda. Mi ha dato la possibilità di conoscere grandi persone, compagni di squadra e non, alcuni dei quali sono oggi un punto di riferimento. Ho stretto legami forti che anche a distanza di anni si mantengono vivi. In più mi è stato di grande insegnamento, specialmente nell’imparare dagli errori e modificare quello che non andava. Tolto, direi poco e nulla: alla fine è un gioco, l’ho sempre fatto perché mi divertiva e mi diverte farlo!”
Oltre ad essere giocatore, sei allenatore. Più difficile allenare i giovani o gestire le dinamiche con i genitori?
“Il campo è sicuramente più stimolante, ma gestire le dinamiche con i genitori è molto importante: ti spinge a migliorare, ti fa crescere come persona.
Mi sono avvicinato a questa attività grazie a Ceddu, e grazie al Club che riesce da sempre a coinvolgere ed avvicinare i giocatori seniores nella trasmissione dei nostri valori verso i più piccoli. Ho un forte legame con i ragazzi che ho allenato, sono il ricordo più prezioso che conservo in questo momento.”
Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi che alleni?
“Loro già lo sanno (ride ndr) ! Di non lasciarsi scappare nessuna opportunità, di impegnarsi seriamente in tutto quello che fanno e sforzarsi di farlo anche quando gli stimoli e l’entusiasmo calano.”
Ai genitori?
“Di sostenere i ragazzi, sempre.”
E al club?
“Di continuare a crescere, migliorarsi ma al tempo stesso non cambiare quegli aspetti, quelle qualità che sono rappresentative del nostro Club.”
Quando torni?
“Presto!”
Manda un saluto al club
“un grande in bocca al lupo a tutta la Capitolina, al Minirugby, alle Giovanili, ai Seniores, agli allenatori ed agli accompagnatori di tutte le categorie, agli Old, alle Flagger, ai Toccati… e a tutte le famiglie urchine per il resto della stagione!!”
Allora a presto, e fatti onore come al solito.Ti aspettiamo