Vista da San isidro: Capitolina vs Catania

Domenica ero alla Capitolina, curioso di assistere all’inizio di questa nuova avventura della prima squadra urchina in Serie B, ma anche di rivedere dal vivo una compagine gloriosa e blasonata come l’Amatori Catania, che tra l’altro l’anno scorso si è guadagnato i play-off per salire in Serie A…contento per il risultato ovviamente, deluso però dai siciliani e dall’andamento della gara che non ha regalato emozioni, è stato un monologo bluamaranto, nei primi dieci minuti i padroni di casa conducevano già 19-0 con tre mete, il bonus era già stato preso dopo nemmeno un quarto d’ora…gli etnei sono stati inguardabili (e mi dispiace), buona parte di loro erano visibilmente fuori forma, tanti placcaggi mancati, numerosi errori di handling, nessuna struttura di gioco, raramente hanno messo in difficoltà i romani in fase di attacco, l’unica loro meta è arrivata verso la fine del secondo tempo (sul 45-0 per la Capitolina) quando si sono portati l’ovale nei 22 avversari calciandolo più volte rasoterra, un loro giocatore poi ha recuperato in velocità e ha schiacciato sotto i pali…uno dei tecnici biancorossi, che era vicino a me in tribuna, mi ha detto che hanno pagato un difficile inizio di stagione dovuto alla mancanza di amichevoli pre-season, che, a quanto ho capito, gli sono state rifiutate da altre realtà catanesi (come il CUS Catania) e siciliane per motivi di attriti nei loro confronti, insomma per ragioni legate a quel solito assurdo campanilismo che uccide il rugby italiano…indubbiamente una non adeguata preparazione incide sulla prima di campionato, ma, al di là di questo, mi è sembrato che tanti ragazzi dell’Amatori avessero la testa da un’altra parte e, dopo le prime mete urchine, si sono completamente persi, mi aspettavo infatti una superiorità romana, ma anche una partita più combattuta vista la caratura dell’avversario, le giornate ‘no’ comunque possono capitare a qualsiasi squadra…dall’altra parte però merito ad una Capitolina spumeggiante che, al di là della marcata inferiortità biancorossa, ha fatto vedere belle cose sia con le corse dei trequarti che con l’organizzazione degli avanti (soprattutto in maul), URC che ha sfruttato ogni occasione concretizzando punti e non calando mai i ritmi nonostante la partita fosse stata già abbondantemente chiusa nel primo tempo…dopo l’amarezza della retrocessione della scorsa stagione (con il conseguente slittamento della cadetta nella categoria inferiore), la società di via Flaminia è ripartita determinata nel riconquistarsi un posto nelle serie che contano, l’obiettivo è alla portata (tenendo pure conto che dalla B alla A quest’anno le promozioni saranno ben 7), ma, inutile dirlo, bisogna fare risultati e lavorare seriamente…la prima squadra urchina quest’anno è passata nelle mani di Fabio Ianni e il gruppo è sostanzialmente quello che ha fatto la Serie A (in diversi sarebbero potuti approdare verso altri lidi come la Primavera o le romane di Eccellenza per continuare a giocare a livelli superiori, ma per l’orgoglio capitolino e la voglia di risalire sono rimasti tutti, un bel segnale), ci sono comunque tanti giovani innesti, sia dalla seconda squadra che dall’under 18, come ha testimoniato la formazione messa in campo contro l’Amatori Catania…comunque discreta affluenza di pubblico domenica all’URC, almeno 500 persone in tutto l’impianto direi, tra l’altro una bella giornata per il club dal momento che i cadetti hanno vinto in C1 contro il Frascati Union per 25-3, ma in generale per il rugby romano di Serie B viste pure le vittorie in trasferta della Rugby Roma (31-15 ad Avezzano), del Villa Pamphili (30-6 a Catania contro il CUS) e del Frascati Club (43-9 a Messina)…

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