Non sono mai stata una campeggiatrice e forse non lo sarò mai,non ne ho il carattere, la stoffa. Invece venerdì con Scara e una bella squadra di U9 e U10 sono andata a Firenze. Armati di materassino e sacco a pelo, nel pomeriggio siamo arrivati allo stadio pronto ad ospitarci il giorno dopo per il torneo e la notte per dormire. Una tenda grande,pronta ad accoglierci…i bimbi entusiasti e io con loro! Un’esperienza diversa, unica. Inutile, ma doveroso, dire quanto i bimbi siano capaci di fare cose che da genitori non sospettiamo e capaci di adattarsi subito a situazioni che lasciano noi adulti spiazzati. Loro invece no. Affrontano tutto di petto, dicono quello che pensano, senza il timore di essere fraintesi, perché fra di loro non ci sono fraintendimenti ma solo chiarimenti…e se qualcuno più permaloso di carattere si offende un po’, ecco pronto l’amico a fargli vedere le cose sotto un altro punto di vista o semplicemente pronto ad aspettarlo facendo finta di niente. La notte con poche ore di sonno non li ha stancati. In campo si sono divertiti e ancor più bello è stato vedere le loro facce stupite e ammirate quando, prima dell’ultima partita, Edo ha detto loro di aver giocato proprio su quel campo una partita molto importante che lo avrebbe portato, qualche anno fa, a diventare uno dei campioni d’Italia U 17. Abbiamo affrontato il viaggio di ritorno tutti stanchi ma sicuramente più ricchi grazie all’esperienza fatta insieme. ….mi stupisco sempre di cosa questo sport possa fare…e se è riuscito a trasformare me in una campeggiatrice…può fare grandi cose !!!! Grazie, davvero. Federica Verzi