Il sabato mattina, dalle 9,30 alle 11, ormai è una consuetudine vedere un nutrito gruppo di mamme che, tralasciando la grossa spesa settimanale, corrono dietro ad un pallone ovale.
Ormai è un anno e, dai primi tentennanti passi nel mondo del rugby, adesso il passo è sicuramente più deciso.
Adesso si parla di corsa senza pallone, di smarcarsi dalla difesa, di ricerca del sovrannumero, di salita difensiva.
Il linguaggio è diventato più tecnico, tra un’accelerazione al momento di ricevere un passaggio ed un’uscita dal frontale, tra una ricerca della larghezza e della profondità ad un ripiazzamento difensivo a cinque metri.
Allora anche gli occasionali spettatori come i papà calciatori delle ultime due settimane, rimangono stupiti della bontà del gioco.
Adesso si ricerca la velocità e le idee sono molto più chiare. Sale l’agonismo, sano, senza trascurare il divertimento che spinge tutte queste mamme a faticare con impegno e concentrazione.
Si inizia con l’attivazione curando la tecnica individuale e la preparazione fisica, si passa poi a al “rango ridotto” per focalizzare l’attenzione su un aspetto del gioco e grosso spazio alla partita cinque contro cinque come nei tornei del circuito touch.
E qui vengono fuori le diverse individualità, la serafica, l’accanita, la balbettante, quella che non ci sta, l’atleta, quella che “arbitro!”, la mamma.
Ma la caratteristica che unisce tutte è proprio la voglia di fare qualcosa che piace e tanto, la voglia di uscire dal ruolo di spettatrici dei propri figli e provare quel gioco per cui loro si divertono un sacco.
E da quello che si vede, al di là della fatica che si prova ad ogni allenamento, le cose si fanno davvero sul serio. Quando viene ormai spontaneo un incrocio, quello che si prova è una soddisfazione grande. E quando nell’ultima azione della partita, si va in meta grazie ad una finta sul difensore, beh, è il momento di esultare quasi commosse e di abbracciarsi.
Si può andare alla doccia e al rituale post partita davanti alla club house aspettando il sabato prossimo.
Andrea Lijoi