Cari giocatori,
L’attività sportiva si è ormai chiusa da tre settimane.
Ditemi, avete inforcato la bicicletta? avete preso in mano i racchettoni? avete nuotato? avete passeggiato in montagna? o, piuttosto, giustificati dall’essere stanchi dopo un anno di studio e sport, vi siete abitualmente seduti a vedere la tv o a chattare – chi ha il telefonino – con i vostri amici?
Non mi stancherò di ripeterlo, non smettete di muovervi, fate attività, codificata e non, vale a dire giocate a pallone, a pallacanestro, a qualsiasi attività di gruppo o individuale, si tratti anche di calciare un pallone contro un muro e passare il tempo così, nuotate, correte, saltate!
Ricordiamo le tante cose fatte durante l’anno, dal saper muovere una palla intorno al corpo, al muovere il corpo attorno ad un ostacolo, si tratti di fare una capovolta sul letto, un salto in alto o in basso, lanciare un sasso per colpire un bersaglio.
Rotoliamo, strisciamo, proviamo a sudare perchè in movimento non perchè abbiamo caldo.
Beviamo e mangiamo adeguatamente – i vostri genitori sanno perfettamente di che sto parlando -, ovvero mangiamo ad orario, cibi sani che servano a costruire il vostro corpo senza appesantirlo e costringendo l’organismo ad un superlavoro a scapito di ciò che può essere il risultato.
Avere cura del fisico ci porta a saper correre bene, a saper placcare, a saper ricevere e passare una palla, a saper cadere e rialzarsi velocemente e non ultimo, a permettersi di indossare vestiti adeguati all’età, a specchiarsi e a piacersi.
E’ tutto chiaro? Se avete qualche difficoltà a comprendere quanto vi ho scritto, fatevi aiutare dai vostri genitori. Essere giocatori significa essere atleti, dal più piccolo cinquenne ai più grandi. Significa sposare una filosofia di vita che non significa rinunciare a qualcosa, bensì potersi permettere tutto.
Ci vediamo a settembre, buona estate di riposo attivo a tutti!
Andrea Lijoi