Vacanze Romane

IMG-20160330-WA0001 IMG-20160330-WA0002 IMG-20160330-WA0003Ormai i ragazzi lo sanno.

Vacanze scolastiche significa escursione alla scoperta di Roma.
Puntuali, alle 9,30, a piazza Mancini per un primo trasferimento collaudato, il tram fino a piazzale Flaminio e lì Porta del Popolo ad aprirci la vista sul salotto buono della città, il tridente.
Il Valadier ci accompagna nell’ascesa al Pincio, qualche foto da veri turisti dalla maestosa balaustra in travertino e via verso Trinità dei Monti. Diciannove i ragazzi della u.12 in felpa Capitolina ad assaporare questa dolce giornata di inizio primavera.
In lontananza, sulla sinistra il Vittoriano e tra cupole e tetti dal colore tipicamente romano ecco il Pantheon, ultima meta della giornata.
Ma si prosegue tra frizzi e lazzi davanti alla folla di turisti pasquali divertiti dal nostro passaggio vociante.
Dal Pincio al Quirinale, i primi due colli della giornata, attraverso la via dedicata a Sisto V, via Sistina, uno sguardo al Tritone berniniano e poi su verso le Quattro Fontane. I ragazzi ascoltano le spiegazioni relative ai monumenti che incontriamo sulla via. Attraversiamo via Nazionale lasciando alle spalle il Quirinale e attaccando il Viminale. La Suburra – il suburbio dell’antica Roma con le sue case popolari e i suoi locali malfamati – è la nostra prima meta con le sue vie caratteristiche e le sue botteghe artigiane. Ci invitano ad entrare in una di queste. Si fabbricano mosaici con una pazienza certosina. I ragazzi sono attenti alle spiegazioni e fanno tesoro di immagini d’altri tempi. Piazza degli zingari è la nostra prima sosta mangereccia. Il tempo di rifocillarci e poi via attraverso un’altra piazza caratteristica dei Monti, piazza  della Madonna de’ Monti. Lasciamo il Viminale e, attraversando via Cavour e risalendo la  caratteristica scalinata di via S. Francesco da Paola siamo all’Esquilino con subito in bella vista la basilica di S. Pietro in Vincoli. Sullo sfondo Colle Oppio con la Domus aurea ma ci dirigiamo verso il Colosseo, invaso dalla gente, e il Palatino. Un rapido passaggio in mezzo ai tanti venditori ambulanti ed eccoci alla chiesetta di S.Bonaventura. Ne approfittiamo per un panino. Calcare il basolato romano della Via Sacra, la via dove veniva celebrato il Trionfo degli imperatori reduci dalle campagne belliche, è emozionante. Immaginiamo i carri romani cigolare sulle lastre laviche molto sconnesse con la folla festante tutta intorno. Ci avviamo di nuovo verso la Roma barocca. Attraversiamo il Corso e siamo a Campo Marzio in via Pie’ di marmo, la celebrazione romana dei fasti egizi e della sua regina Cleopatra. Piazza della Minerva è il preludio al Pantheon, la casa romana di tutti gli dei. L’elemento più caratteristico il foro nel soffitto e gli impluvi nel pavimento. E poi le tombe dei re d’ Italia e di Raffaello Sanzio.
Ma è tempo di gelato e Grom è lì ad un passo, alla Maddalena.
E’ tempo di tornare, via di Ripetta ci accoglie mentre battiamo il cinque a tutti i passanti che spiritosamente rispondono divertiti.
Ecco il trenino, poche fermate per tornare ai doveri del martedì pomeriggio, l’allenamento di rugby, ma non prima di una bella e accesa partita di calcio. Poi, come detto, la palla ovale. Si torna con la mente a fasi offensive e difensive. Domenica è vicina per un triplo impegno con una squadra a Noceto e due nel raggruppamento romano. Viene fuori la stanchezza ma non prima di essercele date di santa ragione. Stasera si va a letto presto.

 

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