Domenica 28 febbraio si è giocato sul campo in sintetico della Capitolina un triangolare che ha visto confrontarsi i Senatori della Capitolina, l’Unione Avvocati Rugbisty (UAR) e, graditi ospiti stranieri, la squadra Old del NADA Rugby club di Spalato (Croazia), denominata Ragbi 59. Nonostante sia poco nota all’esterno, la passione per il rugby è diffusa nei paesi facenti parte della ex Jugoslavia, anche se è rimasta sempre un poco “nascosta” per via delle barriere politiche che per lungo tempo hanno diviso l’Europa. Basti pensare che il NADA Rugby fa risalire la sua fondazione all’anno 1959, e nel 1962 vinceva il primo campionato yugoslavo di rugby.
Una squadra dalle belle tradizioni rugbistiche, da non sottovalutare vista anche la ragguardevole stazza di molti suoi giocatori.
Per gli UAR invece, si tratta di un test importante per verificare lo stato di forma della squadra anche in previsione di futuri impegni. Insomma, le premesse per un bello spettacolo c’erano tutte, compreso un clima meteorologico più consono alle Highlands scozzesi che non alle rive del Tevere.
Quindi, dopo i saluti e qualche birretta di “riscaldamento”, si comincia: la prima partita vede i Senatori opposti ai croati. Come sempre prima della partita vengono stabilite le regole del gioco, con i croati che chiedono (ed ottengono) di giocare con le regole old classiche, inclusa la regola dei 20 metri, ovvero che un giocatore possa fare al massimo venti metri con la palla in mano, dopo di che deve passarla. Cosa che in un certo senso taglia le gambe ad alcuni giocatori capitolini, abituati a sgroppare sulle fasce (come Filippo Magni), e crea non pochi imbarazzi ad altri che, per timore di vedersi fischiare l’infrazione, dopo pochi metri tendono a cercare con gli occhi il compagno, rallentando ovviamente il ritmo e facendosi inglobare dai placcatori avversari. Come al solito i Senatori partono un po’ in sordina, ma bastano un paio di “sveglie” da parte dei rocciosi croati per riportare tutti ad una maggiore presenza sul campo. La formazione Capitolina peraltro si presenta in versione rimaneggiata, con molti avanti riciclati come “tre quarti”, ma i risultati sono stati più che lusinghieri. Affidandosi ad una buona continuità e sostegno nei punti d’incontro, con delle ripartenze veloci ancorché condizionate dalla citata regola dei 20 metri, la formazione di casa riesce ad essere sempre efficace ancorché alcuni svarioni in copertura permettono ai centri croati di andare in meta.
La partita si chiude comunque con la meritata vittoria dei capitolini per 5 mete a 1.
Segue la partita tra Senatori e UAR. Gli avvocati si sono presentati per fare un allenamento “performante” e sono stati accontentati. Caldi per l’incontro precedente, i Senatori partono a tutta birra, mettendo in difficoltà la compagine forense nei punti di incontro con gli avanti (che in verità hanno fatto due partite di sacrificio con il “coltello tra i denti”), dove i Senatori, ancorché acciaccati dal match precedente, non regalano nulla, lottando su ogni palla.
Passato un primo momento di sorpresa, gli avvocati rispondono a tono e decidono di scendere in trincea, anche loro placcando a tutto andare, ed affidandosi alla maggior freschezza atletica nonché più verde età di alcuni di loro. Nel mentre inizia a scendere a tratti una leggera pioggia che rende l’atmosfera ancora più gotica e wagneriana.
Ne scaturisce una partita estremamente equilibrata e dura, arbitrata in modo deciso e puntuale dall’arbitro croato, con la vittoria di misura, ancorché meritata, dei Senatori, che si aggiudicano così il torneo. Una menzione in particolare al vecchio leone Fiorini, che con un placcaggio dell’ultimo metro nega la meta del pareggio alla compagine degli avvocati, mentre un’altra menzione la merita il mediano di mischia Massimo Assi, che riesce addirittura ad avere parole di incoraggiamento e di elogio per i giocatori di mischia (al che qualcuno di loro, abituato a ben altri “indirizzi”, ha cominciato a scrutare il cielo con fronte aggrottata sotto il caschetto per vedere se, assieme all’acqua, per caso avessero cominciato a piovere anche rane, pesci o altre bizzarrie…)
Segue poi l’incontro tra avvocati e squadra croata, dove questa volta miglior fortuna arride alla compagine degli avvocati, che si impone sul Ragbi 59 per 4 mete a 0
Giusto il tempo per una veloce doccia, per qualche immersione nell’acqua ossigenata per disinfettare tagli ed abrasioni, di qualche impacco di ghiaccio su botte e lividi, dopodiché tutti al terzo tempo, dove ci aspetta una meravigliosa pasta alla carbonara, seguita da abbondanti razioni di carne e patate (non ce ne vogliano i vegani..) il tutto innaffiato da birra a volontà.
Anche nel terzo tempo i Croati si rivelano avversari temibili, tenaci nei punti di incontro presso il distributore della birra, e con ripartenze a base di pasta e alcolici vari che mettono in difficoltà i nostri pur avvezzi ed affamati avanti.
Nel mentre al di fuori si scatena una autentica bufera, con pioggia vento e lampi, per la gioia di coloro che pregustano un rientro “a due ruote”.
Durante il terzo tempo avviene poi il rituale scambio di doni tra le formazioni, con il Ragbi 59 che invita Capitolina ed UAR al torneo che si terrà a Spalato all’inizio di maggio, e gli avvocati, cui evidentemente la sconfitta con i “vecchietti terribili” brucia, che lanciano un nuovo guanto di sfida ai Senatori.
Ovviamente il guanto è raccolto, e c’è da giurarci che tra non molto le due compagini incroceranno nuovamente i tacchetti sul campo, simili a due noti personaggi di Guareschi, protagonisti di epiche battaglie, ma sempre pronti a darsi supporto ed aiuto nel momento del bisogno.
Ovviamente, tra i Senatori, si predilige vincere!
Menù
Carbonara, fettine di maiale con patate al forno, frutta, birra.
Ammazza caffè e sigari offerti da Fiorini