Due gironi da quattro squadre a Frascati; Capitolina 1, Frascati 1, Cus Roma e Lazio 1 da una parte, Capitolina 2, Frascati 2, Rieti e Lazio 2 dall’altra,  per dei confronti che sulla carta dovevano essere equilibrati, almeno negli intenti iniziali e in chi vorrebbe veder “faticare” la propria squadra nel costruire sulle basi di quello che si fa in allenamento mettendo di fronte squadre simili per struttura fisica ed esperienza.  Si è visto tutt’altro nella nostra partita della Capitolina 2 con una delle due  Lazio che invece ha presentato una squadra di soli 2005 ed una di soli 2004. Ma noi, alla luce di questo, abbiamo dato per scontato che gli altri fossero i più forti – quelli del 2004 – fornendo una prestazione priva di qualsiasi caratteristica positiva, principalmente a livello caratteriale e soccombendo sotto un  nugolo di mete.

Ma al di là di questo episodio, sul quale dovremo lavorare, si sono visti incontri equilibrati che hanno messo in mostra le nostre due squadre pronte all’idea di sviluppo del gioco secondo un criterio ripetuto più volte, velocità di esecuzione e continuità e allora bel gioco in tante situazioni ma anche mancanza di profondità in attacco e quindi partenze da fermo e diversi errori di handling. Placcaggi così così, a volte, e ancora attenzione troppo calamitata solo dal pallone, in difesa. Entusiasmante, sull’altro fronte, la partita con il Cus Roma dove si sono viste veramente delle belle cose.

In tutto questo il nostro Edoardo, uno dei ragazzi del progetto AIPD, ieri all’esordio stagionale nella sua nuova maglia small per adulti che, nel corso della partita con il Frascati, riceveva la palla da un suo compagno e correva velocemente verso la linea di meta. I suoi avversari tentavano invano di frapporsi al suo obiettivo ma Edoardo, più determinato che mai, non si scomponeva e dopo una corsa di una ventina di metri, schiacciava la palla tra la felicità e la vera commozione di quanti lo conoscono. Emozionanti “le feste” dei suoi compagni per un episodio che alla Capitolina è la normalità ma che, comunque, ci fa un enorme piacere sottolineare.

Adesso una sosta, domenica prossima, che ci permetterà di lavorare ancora più a fondo per prepararci bene ai prossimi impegni e limare quegli aspetti dove mostriamo le nostre pecche.

Andrea Lijoi

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