1°XV: Capitolina vs Pesaro 32 – 5

Oggi ero alla Capitolina, curioso soprattutto di vedere il Pesaro, realtà emergente in questa categoria dopo gli anni consolidati in Serie B e reduce da due ottime stagioni…URC decisamente con un altro carattere rispetto al derby sottotono giocato all’Acquacetosa contro la Primavera, finalmente si è rivista una compagine bluamaranto combattiva e debbo dire che pure i marchigiani erano avvelenati, infatti, nonostante il risultato nettamente a favore per i romani, è stata una gara giocata sempre con intensità da entrambe le parti, complimenti davvero ai pesaresi per aver tenuto alti i ritmi anche quando ormai era impossibile recuperare…Capitolina sicuramente più esperta e superiore come organizzazione, il Pesaro (oggi con una bella casacca tutta rossa) per essere una neopromossa non ha sfigurato troppo e in molti singoli si è vista una buona tecnica individuale, tra l’altro la loro prima linea aveva nomi di rilievo come l’ex Rovigo Pozzi (subentrato al secondo tempo e che, se non erro, fa anche parte dello staff) e il pilone georgiano Jashitashvili, arrivato proprio l’altro giorno dalla terra kartvelica e con un passato di lusso con il Clermont Auvergne e nelle divisioni inferiori francesi…iniziano forte i padroni di casa che marcano due mete con entrambe le ali Benedetto Rebecchini e Aquisti, tutte due però non trasformate (oggi è stata una giornata disastrosa dalla piazzola), 10-0, pochi minuti e ancora Rebecchini segna una bella in meta in velocità, sul 15-0 la partita si fa più accesa con i giallorossi che le tentanto tutte per rompere la difesa romana e per circa 20 minuti il tabellino non si smuove…la reazione d’orgoglio marchigiana finalmente si fa sentire e a pochi minuti dal termine del primo tempo arriva la meta ospite con una maul ben organizzata, c’è poco tempo per festeggiare però perchè un’altra bell’azione in velocità porta in meta Tartaglia che brucia i trequarti pesaresi, 20-5, bonus già preso e si va al riposo…secondo tempo sempre combattuto, dopo il 50° c’è una grande meta urchina con la mischia ordinata, pack ospite letteralmente portato a spasso nei 22 dopo l’introduzione, una volta arrivati in area di meta a Budini non resta che staccarsi e schiacciare…bella la percussione offensiva del Pesaro nell’ultimo quarto di gara, spesso arrivano nei 22 bluamaranto senza però finalizzare, curiosamente in un paio di fasi d’attacco il grosso pilone Jashitashvili si va a schierare all’ala, una volta gli arriva l’ovale e fa una bell’accelerazione di 15 metri, ma viene fermato da due urchini sulla bandierina…negli ultimi minuti i giallorossi calano, anche comprensibilmente, e da un loro possesso perso nella metà campo della Capitolina ne nasce l’ennesima meta di corsa, è sempre Tartaglia che fa una bella volata a va sotto i pali, 32-5 e finisce così…bene nel complesso le fasi statiche da una parte e dall’altra (salvo arata del Pesaro sulla meta di Budini), soprattutto per l’URC, anche se i padroni di casa hanno buttato all’aria un paio di touche…abitraggio corretto, tuttavia non capisco perchè alla fine del secondo tempo non abbia sanzionato il placcaggio al collo, grave ed evidentissimo, su Forgini, il guardalinee intransigente ha detto che era sotto al collo, vabbè, in ogni caso ha lasciato correre pure qualche placcaggio alto di alcuni urchini…pochi spettatori in una giornata fredda e umida al campo dell’Unione (forse saremmo stati un 3-400 scarsi in tutto l’impianto), partita non di richiamo, ma sicuramente divertente e, con la caduta della Primavera a Benevento, domenica prossima si prevede battaglia a via Flaminia con i sanniti per accaparrarsi un posto in fase-promozione…

San Isidro

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